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Stelle e miti in barca a vela

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Nel buio della notte: le stelle, le comete, le aurore boreali. Guardiamo verso l’alto con il desiderio di conoscere e siamo sopraffatti dalla bellezza, dall’immensità e per quanto indietro si vada nella storia e preistoria, è sempre stato così, troviamo il fascino che la volta celeste ha avuto su di noi. Lo studio del Cielo apre le porte a profonde domande riguardo alla natura dell’Uomo e alla sua posizione nel Creato. Ci si può chiedere come fare per concepire, sentire, questo meraviglioso, immenso Universo che specialmente di notte s’affaccia alla percezione dei nostri sensi, così perfetti ma anche limitati. Trentamila anni fa gli uomini di Neanderthal scolpivano su ossi le fasi della Luna. Cinquemila anni fa i Caldei erano già esperti osservatori, tanto che per secoli dire “Caldeo” era considerato un attributo di astrologi e maghi. Gli scienziati moderni ci informano anche delle attuali distanze nel cosmo. Considerando le stelle, non possiamo più usare le abituali unità di misura, come il chilometro, sono troppo piccole, è stato creato l’anno luce, cioè la distanza percorsa dalla luce in un anno e sapendo che la luce viaggia a quasi trecentomila chilometri al secondo … è una distanza grandissima, 9.461.000 milioni di chilometri. La luce impiega un minuto e mezzo dal Sole per raggiungere la Luna, otto minuti la Terra, quattro anni luce da una stella vicina, diversi miliardi di anni luce le altre galassie. Numeri così grandi! Come si fanno ad immaginare quei tempi, quegli spazi? Per contare fino ad un milione, ci vogliono circa due mesi di tempo, ventiquattro ore al giorno. Se misuriamo il tempo di vita umano in battiti del cuore, poco più di un miliardo e trecentomilioni di battiti corrispondono a circa 100 anni di vita. Piccoli tempi, piccoli spazi, quelli umani, eppure sufficienti per immaginare, sognare, creare, studiare. Diciamo che una certa città è distante due ore. Diciamo che quella stella è distante 1500 anni (luce), significa che la luce di quella stella ha impiegato 1500 anni luce per arrivare qui, dunque la luce osservata ora è stata emessa 1500 anni fa, vedo la stella com’era 1500 anni fa, chissà com’è ora?


Per informazioni sugli incontri: www.fibonaccia.org

 

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Guardando il cielo stellato possiamo leggere la storia dell’Universo, attimi brillanti di vita, ognuno con i suoi Tempi, con le sue Distanze; è come se osservassimo una fotografia in cui ogni oggetto si presenta ad un’età differente della sua evoluzione; è sentire come distanze e tempi sono così avviluppati l’uno all’altro; è vedere il passato delle stelle, mai il presente; è percepire il passato delle stelle nel nostro presente. In questo istante il passato del nostro Sole è percepito come luce presente su un pianeta lontano e sarà percepito come futuro su un pianeta ancora più lontano. I tre momenti del tempo, passato, presente e futuro, coesistono e sono intimamente correlati alle distanze, allo spazio. Per entrare in questa dimensione, iniziamo ad orientarci partendo dalle cose semplici, osservando il cielo al tramonto, stando a contatto con la natura. Nell’ambito dei corsi si osserverà il cielo di notte e si faranno delle conversazioni nelle quali, partendo dagli antichi miti, racconti di eroine ed eroi, dee e dei, esseri umani e forze della natura, si collegheranno i nostri comportamenti quotidiani con gli antichi simboli ed archetipi.

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