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Partecipazione Olistica


STORIA DELLA GUERRA, STORIA DELLA PACE
Leggiamo i libri di storia e troviamo molta più storia dele guerre che stora della pace.
Leggiamo i giornali e non è cambiato molto.
La difficoltà di relazione si estende a spirale dalla vita personale a quella sociale.
Come si fa a costruire la pace e l’accordo?
Non è materia studiata a scuola e solo all’università ci sono dei cenni.
Eppure la maggior parte delle persone desidera stare meglio con i propri simili, preferirebbe evitare laceranti conflitti familiari come pure le guerriglie e le guerre.


NELL’ULTIMO SECOLO
Alcuni rami della conoscenza umana si sono sviluppati nella direzione di saper costruire relazioni armoniose.
  • In ambito aziendale sono state sviluppate tecniche di comunicazione, però il lavoro di squadra è volto soprattutto all’efficienza e alla competizione.
  • La psicologia ha studiato le cause dei conflitti con diverse scuole di pensiero
  • I counselor hanno sviluppato tecniche per coltivare le relazioni familiari.
  • Il movimento degli ecovillaggi del mondo ha elaborato tecniche personali e di gruppo per allenare la capacità di stare bene insieme.
C’è stato un passo importante, dalle prescrizioni ed auspici dei secoli precedenti, basati soprattutto sul credo religioso, si è passati ad un approccio laico basato su tecniche da apprendere. Dal “ama il prossimo tuo”, si sono trovate delle metodologie, degli esercizi, che appicati con sincerità d’intenti, nel tempo permettono di migliorare la qualità dei rapporti. E’ il passo dalla teoria alla pratica, non sempre facile ed istintivo, ma bisognoso di studio ed allenamento.


PARTECIPAZIONE OLISTICA

La partecipazione olistica si inserisce nel movimento verso la capacità di costruire pace e piacevoli relazioni, è una sintesi di diverse scuole ed anche un approccio nuovo basato sull’esperienze di Annagrazia Sola, non si occupa molto di comunicazione in senso aziendale e poco si appoggia alla psicologia. E’ stata chiamata “Partecipazione” per dare maggior enfasi all’aspetto collaborativo piuttosto che all’aspetto comunicativo.
La Partecipazione Olistica ( di seguito abbreviata in PO ) è un insieme di studi ed esperienze per creare insieme l’arte di sviluppare dei rapporti più piacevoli, profondi, pacifici, armoniosi. Vediamo di seguito cosa intendo per studi, esperienze ed arte.


STUDI

Nell’ultimo secolo tantissime energie, tempo e risorse sono state utilizzate dall’umanità nel campo delle scienze e delle tecnologie, la nostra quotidianità è cambiata tantissimo, utilizziamo automobili, aerei, cellulari, computers, internet, ecc.
Sono state create diverse università con corsi di studio dai tre ai cinque anni: matematica, fisica, chimica, biologia, scienze naturali, informatica, lettere, sociologia, lingue antiche, lingue orientali, filosofia, psicologia, ecc. ed ognuna di esse ha diversi tipi di indirizzi di studio.

Però la quantità di energia e studi dedicati alle relazioni armoniose è ancora molto limitata.
Un intero ed imponente ramo delle organizzazioni umane è dedicato alla guerra: le accademie militari, gli eserciti, gli studi per le armi; celebrano gli eroi e la morte.
Se la civiltà umana fosse fondalmente pacifica, si sarebbero sviluppate imponenti organizzazioni diffuse in tutto il mondo, celebrando la vita. 

Dov’è il corso di laurea in relazioni profonde e pacifiche?
Dove sono i suoi indirizzi di studio, ad esempio: coppia, famiglia, gruppo, lavoro, rapporti interculturali, rapporti interreligiosi?
Dov’è il corso di laurea per l’integrazione delle visioni maschili e femminili, verso modelli acentrati e non solo gerarchici?
Dove sono, in ogni città, le agenzie per favorire la pace ? Invece ci sono tantissimi tribunali e caserme di vari corpi militari (esercito, polizia, carabinieri, vigili).
Dove sono le Accademie per la Pace?

Gli studi e l'apprendimento di processi di pace sono per ora ancora limitati, parziali e diffusi in diversi ambiti senza un focus orientato espressamente alla pace, rare le eccezioni. Mancano spesso di una visione spirituale interreligiosa o laica verso i più profondi afflati dell’animo umano, sono spesso diplomatici e manipolatori, votati all’efficenza anziché al benessere.

La pace, dal mio punto di vista, si distribuisce come su tre piani: 
 -  il piano personale,
  - nelle relazioni familiari, amichevoli e sul lavoro,
  - sul piano sociale, delle grandi organizzazioni
Solo se si esprime in tutti questi ambiti è veramente efficace, ad esempio, se una persona si sente bene con Sé stessa ed è serena, ma nel paese in cui vive è in corso una guerra civile, può stare veramente in pace? E se una perona vive in un paese dove non c’è la guerra ma è stressata, non ha tempo, non si capisce con il proprio partner, non è soddisfatta del proprio lavoro, può vivere serena? Un piano, una voluta della spirale, fa da specchio all’altra.

Riuscite ad immaginare se tutti i pensieri, desideri, le emozioni, e di conseguenza il tempo e i soldi impiegati per le lotte e gli armamenti venissero usati per :
 - creare percorsi di pace nelle scuole fin dalle elementari e negli ambiti lavorativi,
 - imparare ad armonizzare le emozioni, 
 - imparare a praticare la non violenza, 
 - prendere coscienza della presenza della Vita in ogni cosa, 
 - studiare strategie di salvaguardia della biosfera, 
 - trasformare gli attuali processi produttivi devastanti in processi rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, 
 - studiare metodi, per chi lo desidera, di lavorare di meno e avere tempo per coltivare anche altre attività,
ecc. ?

Co-creare relazioni armoniose è un processo che richiede studio  ed apprendimento in comune progressivo.


ESPERIENZE

Una volta co-creato un aspetto teorico, occorre metterlo in pratica, sperimentarlo, fare esercizi, testarlo. Altre volte la pratica precede la teoria. Come non si può imparare a leggere e a scrivere senza fare esercizi, così per realizzare una PO occorre una pratica regolare nella quotidianità, ritmo, determinazione, motivazione. Altrimenti rimangono dei bei discorsi che non cambiano la qualità della vita.
Per esempio, per capire gli altri occorre saperli ascoltare, altrimenti ci facciamo le nostre fantasie su di loro e questo impedisce un vero scambio di opinioni e non ci si sente capiti. Con la PO si fanno diversi esercizi per imparare ad ascoltarsi con benevolenza, attenzione, presenza. Poi queste nuove modalità andrebbero applicate nella vita di tutti i giorni.
La maggior parte della PO consiste in esercizi da fare insieme nello spirito di trovare modi di comprendersi, di trovare soluzioni. Molto importante è il desiderio di non lasciarsi indietro “perdenti”, o pecore nere o minoranze non ascoltate; l’integrazione della diversità crea armonia sociale, sia nei piccoli che nei grandi gruppi di persone. 

Dei punti di partenza utili per lo sviluppo della PO sono:
- sentire nel proprio animo un profondo desiderio di serenità, di relazioni più armoniose, di una migliore e più giusta organizzazione sociale;
- non essere, più o meno consapevolmente, “contro” gli altri, ma desiderare di sviluppare strumenti per stare bene insieme;
- dopo aver iniziato, essere costanti nello studio e nella pratica.

Molti degli esercizi sono frutto della mia esperienza più che trentennale d’insegnamento, altri li ho appresi da libri o persone, gruppi di lavoro; a volte sono gli allievi nei corsi a “inventarsi” un esercizio. Molti esercizi sono come dei giochi, l’intenzione con la quale si praticano ne determina il risultato.


ARTE
La parola Arte, già nel latino Ars da cui deriva, ha una vasta estensione semantica, significa almeno: maniera di agire, talento, mestiere, attività artistica o opera d’arte, cognizioni teoriche, cognizioni pratiche, attività che richiede ingegno e creatività (dal vocabolario Treccani). E’ dunque un sistema complesso ed integrato di attitudini che si confà alla dignità di esseri umani consapevoli e liberi.
Un conto e saper scrivere le lettere di un alfabeto, o saper scrivere delle parole o delle frasi, un altro conto è scrivere belle poesie; tutto fa parte di una stessa lingua, però la persona che compone poesie, con le stesse lettere che imparano a scrivere i bimbi alle elementari, riesce ad esprimere concetti ineffabili. La poesia è un’arte. Analogamente, un conto e fare degli esercizi di PO in un gruppo, come le prime parole di un linguaggio, un conto è danzare tra gli avvenimenti della vita in una dimensione di pace ed armonia. Senza imparare l’alfabeto non si possono scrivere poesie; senza esercitarsi nella PO non si riesce poi a trasformare le antiche modalità acquisite in una quotidianità più armoniosa. Come il linguaggio è patrimonio di un popolo, così la PO è patrimonio di un gruppo, non la si può creare da soli ma solo insieme con gli altri.
Ingredienti importanti sono la creatività, la fantasia, il vuoto. 
E’ un modo nuovo di creare relazioni.
La PO si occupa anche del modo e dei mezzi per fare un progetto o raggiungere un determinato scopo, e la capacità di saperli opportunamente applicare: sviluppare l’arte di vivere bene con Sé stessi e con gli altri.


LE DIMENSIONI ( o prospettive)  DELLA PO

La PO si caratterizza per cinque approcci principali :

STORICO; capire gli sviluppi della capacità relazionale in una prospettiva a lungo raggio per individuare le grandi forze che hanno plasmato intere società. Il nostro modo di vivere ora è anche il risultato di antichi processi protrattesi nel tempo, cio che hanno fatto i nostri genitori, i nonni e così via a ritroso. Saperli riconoscere è fondamentale per non subirli.  Sarebbe bello studiare a scuola una storia della pace e non una storia della guerra, cioè dare molta più enfasi ai processi che evitano le guerre e ai  modi per realizzare la pace. E’ molto incoraggiante studiare i popoli vissuti in pace per alcuni secoli.

UMANISTA; in un duplice senso: 
dare risalto ai bisogni fondamentali degli esseri umani, non solo quelli fisici come cibo e riparo, ma anche quelli più sottili, come il diritto alla pace e allo studio (inteso in senso più lato, come un processo di conoscenza di Sé stessi e del mondo); questo piano è quello che io chiamo la prima voluta della spirale;
conoscere Sé stessi; molte nuove tecniche sono state sviluppate o si sono diffuse in questa direzione negli ultimi cinquant’anni con diversi tipi di approcci: psicologia, yoga, tai chi, costellazioni familiari, fiori di Bach, meditazione, pranoterapia, molti tipi di massaggio, counseling, naturopatia, ecc. ; questo piano è quello che io chiamo la seconda voluta della spirale. 
    Senza un adeguato sviluppo di questi due aspetti umanistici, è difficile che si possano sviluppare una PO e la pace in modo reale e durevole;


OLISTICO;  la parola Olistico deriva dal greco “Olos” e significa “il Tutto”. Nell’olismo,  il tutto è più della somma delle sue parti, come l’essere umano è più dell’insieme dei suoi organi. In un mondo sempre più complesso, è molto utile saper danzare tra un punto di vista ed un altro e saper integrare esperienze, approcci diversi. Ci si arricchisce in modo creativo, le differenze invece di essere fonte di conflitto possono diventare una risorsa. L’approccio olistico implica attingere in un’ottica interdisciplinare alle diverse letture della realtà per risolvere le situazioni; in questo senso anche gli aspetti scientifici e tecnologici hanno un ruolo importante.


CONSAPEVOLEZZA PLANETARIA; noi esseri umani stiamo attivando la sesta  grande estinzione di massa sulla superficie del pianeta Terra, stiamo usando le risorse così abbondantemente da lasciare poco ai nostri posteri, abbiamo messo in moto cambiamenti della biosfera, l’unico luogo nel quale per ora possiamo vivere. Sarebbe molto utile aprire la propria consapevolezza a tutta la biosfera: esseri umani, piante, animali, suolo, acque, aria, ecc.,  per prendere coscienza delle difficili problematiche da affrontare per una qualità della vita in senso globale;


SPIRITUALE; gran parte dell’umanità ha un interesse verso la dimensione spirituale. In questo contesto utilizzo la parola “spirituale” con due significati principali:
 l’insieme degli afflati più profondi, delle tendenze verso l’armonia che in maniera diversa ogni individuo porta in Sé. Ad esempio: il bisogno di bellezza, giustizia, solidarietà, ecc.
 le esperienze, non ancora catalogabili in ambiti scientifico, ma che fanno parte del  comune bagaglio di vita dei mistici di tutte le culture in tutte le epoche. Ad esempio: la percezione di energie sottili come il prana o il ki, una diversa concezione e percezione dello spazio-tempo, un diverso approccio verso la morte, ecc.
Indipendentemente dalla religione, dal gruppo o setta di appartenenza, o se si è atei, le esperienze spirituali sono parte integrante dello sviluppo verso la pace e la capacità di relazione.


La PO ha bisogno per svilupparsi di tutte e cinque queste prospettive, nella mia visione è proprio la mancanza d’integrazione dei diversi approcci una delle cause della mancanza di pace.
La profondità nel lavoro fatto insieme porta alla conoscenza delle problematiche, alla ricerca di territori comuni e dunque alla risoluzione dei problemi. In questo modo si mettono le premesse per rapporti più piacevoli.

Da queste definizioni, ne deriva che ogni coppia, ogni gruppo, potrebbe creare la propria PO, non solo, ma essendo qualcosa soggetta a studio, disciplina ed arte, questa naturalmente cambierà in itinere, diventerà sempre più profonda e ricca con il passare del tempo.
Per avere un’idea di base su come sviluppare una PO occorrono circa 150 ore di lavoro, circa 10 fine settimana,  in ciascuna di queste 20 giornate s’imparano insieme delle modalità e s’inizia insieme a metterle in pratica.



La Partecipazione Olistica ha quarto livelli di studio:
  1. ACCORDARSI; è la base per gli altri livelli, in essa si praticano esercizi fondamentali per la comprensione reciproca.
  2. COORDINARE UN GRUPPO: come essere i facilitatori di un incontro
  3. CREARE UN GRUPPO: la ricerca delle basi comuni e delle regole del gioco
  4. L’ANIMA DEL PROGETTO: dal sogno alla realtà, dalla visione alla creazione


Il XX secolo ha avuto alcune parole chiave tra cui spiccano : automobile, computer, internet, aereo, treno, petrolio; tra le parole chiave del XXI secolo spero di poter trovare: collaborazione, comprensione, consapevolezza, amicizia, sostenibilità, partecipazione, pace.

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